Come usare acidi e basi nelle erbe tintorie: una mini guida per te

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Se ami le erbe tintorie e in particolare i diversi tipi di henné, avrai di certo sentito parlare dell’impiego di sostanze acide e sostanze basiche in abbinamento ad esse. Sai però come usarle? E, soprattutto, che effetti danno e sono davvero essenziali per un buon risultato? Vediamolo insieme in questa mini guida per te.

Ingredienti non necessari ma che puoi usare se desideri quel “tocco in più” di sfumature

Secondo alcuni, le sostanze acide aiutano a rilasciare più pigmento e quindi a rendere le erbe tintorie e l’henné più coloranti. Non si tratta però di ingredienti necessari, in quanto una polvere di buona qualità rilascia il colore semplicemente attraverso l’acqua calda (ma non bollente, ricordiamolo, perché le temperature troppo alte possono far virare i pigmenti). Più che altro acidi e sostanze basiche non agiscono sul colore ma sulla tonalità, sui riflessi e le sfumature. L’aggiunta di sostanze acide potrebbe perciò cambiare il tono dell’henné, trasformandolo in toni mattone o più ramati. Se perciò preferisci intensificare le nuance, e non hai una cute molto sensibile (per le quali le aggiunte di sostanze acide alle erbe tintorie sono sconsigliate), allora prova pure a sperimentare, per scoprire quale modalità funziona meglio sui tuoi capelli.

Sostanze acide e basiche: un piccolo vademecum

La prima cosa che devi sapere è che una sostanza si definisce acida o basica a seconda del pH che possiede. Il pH dei liquidi utilizzati durante la preparazione delle polveri tintorie può influire sul risultato ottenuto. Quest’ultimo dipenderà dai capelli di ogni persona. Ad ogni modo, possiamo definire acida una sostanza che possiede un pH da 0 a 7: più si avvicina al valore 7 e più è neutra, più se ne allontana verso il basso e più è acida. Sopra il 7, invece, la sostanza viene definita basica. Per rendere meglio questo concetto, ecco di seguito il ph di alcuni liquidi, dal più acido al più basico. Sta a te capire se questo ph ha un’influenza determinante sul risultato della colorazione, sperimentando.

Sostanze a pH acido

  • succo di limone: da 2,2 a 2,6
  • infuso di ibisco: 2.5
  • aceto di vino: 2,8
  • miele: circa 4
  • succo d’uva: 4
  • birra: 4
  • aceto di sidro: tra 4 e 5
  • yogurt: tra 4 e 5
  • succo d’arancia: 5
  • caffè: 5
  • Vino: 5,5
  • tè nero: 5,5

Sostanze a ph neutro

  • infuso di ortica: 6.9
  • tè verde: 6,5
  • camomilla: 6,6
  • latte di cocco: tra 6 e 7
  • latte vaccino: tra 6 e 7

Sostanze a pH basico

  • latte di soia: 7
  • Sale comune: 7
  • acqua di mare: 8,5
  • bicarbonato di sodio: 9

Gli henné di solito funzionano piuttosto bene addizionati con gli acidi. Attenzione però: se utilizzi l’indaco o il katam, la miscela NON va assolutamente acidificata, perché queste erbe funzionano al meglio in un ambiente basico. Puoi perciò aggiungere un cucchiaino di sale o bicarbonato all’acqua con cui preparerai la miscela, per ottenere toni scuri molto intensi. Quello che possiamo dirti con certezza è che normalmente le sostanze acide sono l’ideale se desideri dei toni caldi, mentre se ami i toni freddi ti consigliamo le sostanze basiche in aggiunta alle erbe tintorie.